Capita spesso, quando si inizia la causa di beatificazione di una persona che ha speso tutta la sua vita al servizio del Signore e dei fratelli, domandarsi che bisogno c’è di una Causa di beatificazione, in quanto tale persona è già nella gloria di Dio e non ha alcun bisogno di questo riconoscimento. Ebbene, certamente i Santi non hanno bisogno del riconoscimento della Chiesa terrena, essi già godono la pienezza della gloria di Dio; i santi grandiosi testimoni del Vangelo, eroi della carità hanno realizzato in pieno il senso della vita e del mondo. Il cammino, che una Congregazione percorre verso la beatificazione di un suo membro, ha anche lo scopo di farle acquistare maggiore consapevolezza nella fede, per poterla vivere meglio, riflettendo sul nostro autentico destino, avendo come amici fidati e buoni compagni di strada i santi.
“Avendo i santi come compagni di strada ci renderemo meglio conto che è possibile accogliere la chiamata alla santità e farla propria. Ci sorreggerà il loro esempio e la certezza che anche a noi non viene richiesta una risposta che supera le nostre forze, ma una risposta secondo i doni che ci sono stati elargiti” (Nowak).
L’universale chiamata alla santità è rivolta a tutti non è qualcosa di astratto e irrealizzabile, i santi sono questa testimonianza: uno/a di noi ci è arrivato/a, anch’io posso arrivarci.